Il cipresso simbolo della campagna toscana
Se si pensa ad un paesaggio che ci possa ricordare la campagna toscana, l’albero di cipresso è sicuramente una delle prime immagini che ci verranno in mente.
Di questi alberi sempreverdi se ne possono trovare un po’ ovunque, tanto da essere diventati il simbolo di questo territorio fatto di vigneti e uliveti.
Ma perché tanti cipressi in Toscana? Il cipresso non è una pianta originaria della Toscana, bensì arriva dall’ antica Persia . Qui veniva usato come pianta ornamentale nei giardini e nelle ville, per poi diffondersi in tutto il Mediterraneo orientale.
Il legno di cipresso era usato dagli antichi egizi per i sarcofagi funerari delle alte caste della società. Pare anche che il palo della croce nella crocifissione di Gesù come anche l’arca di Noè, siano state fatte con questo legno resinoso e duro.
Furono i greci ed i fenici ad importarli in Italia e gli etruschi continuarono a piantarli per tutto il territorio della Toscana.
La forma affusolata e slanciata verso il cielo e l’altezza del cipresso suggerisce un collegamento tra cielo e terra. E’ forse per questa ragione che lo troviamo spesso come pianta ornamentale nei cimiteri fin dai tempi più antichi.
Ma qual è il significato dei cipressi in Toscana? Oltre allo scopo puramente decorativo, questa pianta ha anche un utilizzo molto più pratico. In campagna infatti viene e veniva usata anche per delineare strade, segnalare confini od incroci, oppure, date le altezze che può raggiungere, come punto di riferimento lungo percorsi meno battuti.
Anche qui a Poderi Arcangelo abbiamo molti cipressi, sia intorno ai nostri casali che lungo le vie che li collegano. Il più famoso viale dei cipressi in Toscana si trova a Bolgheri, sulla costa del mar Mediterraneo.
Un viale di cipressi molto suggestivo si trova anche vicino al nostro agriturismo a San Gimignano, verso la località Pancole.
In una foto ricordo che scatterete durante un soggiorno in Toscana, non potrà certo mancare un cipresso toscano sullo sfondo.